sabato 17 maggio 2014

REGIONE LIGURIA, OPERE PUBBLICHE, LA SPEZIA: MEDIATECA REGIONALE, BIBLIOTECA E SALA EVENTI QUARTIERE CANALETTO, MESSA IN SICUREZZA CANALE FOSSAMASTRA


GENOVA, 16 MAGGIO 2014

REGIONE LIGURIA, OPERE PUBBLICHE, LA SPEZIA: MEDIATECA REGIONALE, BIBLIOTECA E SALA EVENTI QUARTIERE CANALETTO, MESSA IN SICUREZZA CANALE FOSSAMASTRA

GENOVA. “Il comune della Spezia ha avuto finanziati due grandi progetti europei, che riguardano le grandi aree e i capoluoghi regionali come Sanremo e Savona-Vado. E’ il comune più avanti nella spesa dei fondi europei essendo arrivato a spendere oltre l’80% del contributo, per questo siamo sicuri che i progetti finiranno nei tempi giusti. All’interno di due progetti che prevedono numerose opere pubbliche per una spesa di quasi 25 milioni di euro, abbiamo presentato oggi quattro opere molto significative, due sono a Canaletto, quartiere importante perché lo sviluppo del porto ha impattato molto sulla zona, un po’ come è avvenuto a Voltri. Lì c’era un grande deposito dell’azienda dei mezzi pubblici, che ha spostato la sua attività. Il comune con i due progetti realizza la biblioteca in un quartiere non centrale, perciò riqualificando, e anche uno spazio polivalente destinato ad attività dello spettacolo. Tra i due edifici si realizza di fatto una piazza pubblica grande che manca al quartiere, riqualificandolo anche dal punto di vista urbano. Accanto al Canaletto c’è Fossamastra, un altro quartiere complicato e privato dell’affaccio al mare dal porto, dove c’era un canale che esondava spesso e dove si è fatto un grosso intervento di messa in sicurezza che è quasi finito. Infine, un progetto in campo culturale, la Mediateca, legata alla Film Commission e di carattere regionale, un vecchio cinema che viene trasformato e che ospiterà il patrimonio di filmati e documentari della nostra regione. Servirà non solo la città della Spezia ma l’intero territorio regionale perché la Film Commission, che è a Genova e ha sedi anche in altre realtà come Terzorio nell’imperiese, avrà là la sua filiale dedicata all’archivio”. Lo ha detto oggi il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando in conferenza stampa le quattro opere pubbliche cofinanziate dalla Regione insieme con il sindaco  Massimo Federici. 


Il primo intervento riguarda la riqualificazione dell’ex Cinema Odeon destinato a sede della Mediateca regionale. Commissionato dal comune della Spezia, è costato 1 milione 500 mila euro provenienti da fondi POR FESR 2007-2013 (905 mila euro) e da fondi comunali (595mila euro). I lavori sono iniziati lo scorso mese di aprile e se ne prevede la conclusione a fine marzo 2015. La struttura sarà inaugurata e operativa nel maggio 2015. Per conservare l’importante patrimonio filmico, fotografico, documentario - oltre 50.000 pezzi - degli archivi della documentazione fotografica e multimediale comunali, istituiti nel 1972, la Regione Liguria ha deciso di realizzare una mediateca regionale, scegliendo come sede La Spezia. Nella struttura verranno creati archivi fotografici, cinematografici, sonori e documentali, sale per la consultazioni dei materiali, una biblioteca specializzata, alcuni uffici di servizio per l’utenza e per la ricerca e la produzione. Inoltre la Mediateca disporrà di magazzini climatizzati per conservare i materiali antichi, fragili e rari, documentari cinematografici, videotape e film. Sarà inoltre dotata di una nuova sala con 150 posti per proiezioni di film e conferenze e di un deposito consultabile degli strumenti cinematografici antichi. Opererà per l’acquisizione di collezioni pubbliche e private di film e documentari antichi e moderni riguardanti la Liguria. Inoltre, diventerà la sede distaccata della Film Commission regionale. Il progetto fa parte della riqualificazione del quartiere umbertino, zona di pregio architettonico e urbanistico, risalente alla città dell’arsenale del secondo ottocento e del primo novecento, ma fortemente degradata sul piano sociale. La creazione di uno spazio culturale aperto consentirà ai cittadini di usufruire di un punto di riferimento oggi mancante e di creare un’osmosi sociale diversa a beneficio soprattutto dei giovani. In più attrarrà professionalità legate al cinema, alla comunicazione e all’immagine e creerà nuovi servizi quali rassegne cinematografiche a tema per le scuole, per gli enti e per l’utenza in genere e sarà il contenitore di riferimento del patrimonio iconografico e multimediale disponibile per lo sviluppo della sede universitaria della Spezia e di quelle vicine (Genova, Pisa, Parma, Firenze). L’intervento prevede il recupero dell’ex Cinema Odeon, in stato di abbandono da diversi anni. L’edificio attualmente è costituito al piano terra dall’ingresso dai servizi igienici, dalla platea con palcoscenico e dai camerini ubicati al di sotto, per circa 500 metri quadrati. Al piano superiore sono ubicate galleria e cabina di proiezione per circa 170 metri quadrati. Nella ristrutturazione dell’edificio, che comprende gli interventi per l’adeguamento sismico, si conserverà l’architettura della sala come testimonianza storica. Infatti si riproporranno la galleria e la cabina di proiezione ristrutturate e consolidate per rassegne cinematografiche a tema e per conferenze, con 140 posti a sedere. Nell’ex platea, che rimarrà a tutt’altezza, con illuminazione naturale dall’alto grazie a un ampio lucernaio, verranno installate le postazioni per la consultazione del materiale. Gli uffici per il personale e i laboratori per la manutenzione del materiale conservato saranno realizzati sopra il palcoscenico, su tre livelli, collegati fra loro con una scala ed un ascensore per il superamento delle barriere architettoniche. Lungo le pareti laterali della platea, in corrispondenza dei tre livelli, saranno realizzati i ballatoi che, oltre a costituire il collegamento orizzontale, ospiteranno le librerie con il materiale da consultazione.


Il secondo intervento riguarda i lavori per il miglioramento idraulico del tratto terminale del canale Fossamastra. Commissionati dal comune della Spezia, sono costati 3 milioni 735 mila euro provenienti da fondi POR FESR 2007- 2013 (2 milioni 835 mila euro) e da fondi comunali (900 mila euro). I lavori sono iniziati nel dicembre 2011 e si concluderanno a fine ottobre 2014. L’intervento verrà inaugurato il prossimo mese di novembre. Il tratto del canale Fossamastra interessato dall’intervento è quello terminale del bacino che raccoglie l’acqua piovana, nella porzione orientale del territorio comunale della Spezia e comprende anche una porzione secondaria di quello di Arcola. Il canale è 7,67 kilometri quadrati, per estensione il secondo bacino di raccolta delle acque piovane del comune. La sua parte terminale si sviluppa in un’area alluvionale pianeggiante, destinata prevalentemente a insediamenti industriali e commerciali. Il tratto interessato dai lavori è quello compreso tra il ponte di via Privata Oto e viale San Bartolomeo. Questo segmento, negli ultimi decenni si è rivelato gravemente insufficiente, con criticità emerse sia dagli studi del piano di bacino che dalle esondazioni che si sono periodicamente verificate con tempi di ritorno di pochissimi anni. Il progetto riguarda il miglioramento idraulico del tratto critico, per metterlo in sicurezza idraulica e comprende la demolizione e la ricostruzione di alcuni attraversamenti (ponte carrabile su via Privata OTO e due passerelle pedonali tra la via Valdilocchi e il percorso in sponda destra), le modifiche idrauliche in corrispondenza dei ponti carrabili di accesso al raccordo autostradale e di attraversamento di viale San Bartolomeo, l’allargamento della sezione idraulica del canale rendendo più profondo l’alveo dopo aver costruito alcune paratie in cemento armato per una lunghezza di 340 metri. Il lavoro è coordinato con gli interventi alla foce, di competenza dell’Autorità Portuale, per cui il contratto di appalto è già stato stipulato ed è imminente l’inizio dei lavori, e con ulteriori progetti, riguardanti il tratto più a monte, con la progettazione preliminare già effettuata da parte dell’amministrazione comunale.


La terza opera pubblica consiste nella realizzazione della nuova biblioteca del quartiere Canaletto nell’area Ex Fitram. Commissionata dal comune della Spezia, costerà 3 milioni 500 mila euro provenienti da fondi POR FESR 2007-2013 (1 milione 709 mila euro), da fondi comunali (1 milione 790 mila euro). I lavori sono iniziati nel  dicembre 2013 e si concluderanno a febbraio 2015. L’opera verrà inaugurata e sarà operativa nel novembre 2015.
Nell’edificio a sud dell’area ex – Fitram, dove alla fine dell’ottocento si insediò la società di gestione del sistema di trasporto pubblico, e dove nei primi anni del novecento vennero edificati i due edifici principali poi convertiti in autofficine per gli autobus, sarà realizzata la nuova biblioteca. L’area su cui verrà realizzata ha una superficie di circa 4.500 metri quadrati. L’intervento di recupero del capannone prevede, a causa della notevole altezza interna, di realizzare più piani oltre al piano terra: due piani all’interno della porzione est dell’edificio est e tre piani della porzione ovest. Ai volumi esistenti sarà aggiunto un nuovo volume, sul lato sud del fabbricato, che aumenterà lo spazio utilizzabile. La superficie lorda del nuovo sistema bibliotecario sarà di circa 1500 metri quadrati. Il livello principale della struttura sarà al piano terra e ruoterà intorno allo spazio della reception, accessibile dall’ingresso nel lato sud dell’edificio. Gli accessi secondari saranno due: uno sul lato ovest e uno sul lato nord. Sotto la copertura dell’atrio si troverà la scala che sale al primo piano. Il sistema principale di risalita dal piano terra consisterà in una scala, un ascensore e una salita a piedi, per la movimentazione delle merci e delle persone a tutti i piani, nel rispetto delle norme sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Il primo piano ospiterà l’area lettura e consultazione della biblioteca e il polo amministrativo. Mentre al secondo piano si troveranno l’archivio storico e fotografico della Resistenza. La nuova biblioteca permetterà di ospitare circa 60.000 volumi, si affiancherà alla biblioteca storica spezzina Mazzini, fornendo servizi di consultazione libri, riviste e quotidiani aumentando sensibilmente il numero di postazioni di lettura per i cittadini della Spezia.


Anche la quarta opera pubblica spezzina è nel quartiere Canaletto, nell’area ex Fitram, e riguarda la realizzazione di un padiglione espositivo. Commissionata dal comune della Spezia, costerà 1 milione 400 mila euro provenienti da fondi POR FESR 2007-2013 (836 mila 800 euro), e da fondi comunali (563 mila 200 euro). I lavori sono iniziati nel marzo di quest’anno e si concluderanno nel febbraio 2015. La struttura verrà inaugurata e sarà operativa per luglio 2015. Nell’edificio a nord dell’area ex Fitram, che si affaccia su via Carducci, verrà realizzato uno spazio pubblico polivalente. Il progetto per il recupero del capannone prevede la realizzazione di un unico spazio polifunzionale che sarà utilizzato per esposizioni, rappresentazioni teatrali, musicali e di spettacolo, oltre a locali destinati a uffici e servizi igienici. Il terreno relativo al capannone ha una superficie di 5.100 metri quadrati. La superficie del nuovo spazio polivalente sarà di circa 1800 metri quadrati, di cui 430 destinati a servizi e uffici e 1370 per le attività culturali. 

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