martedì 17 ottobre 2017

Mettiamo in gioco il talento dei bambini”Nella città dei mestieri "

Mettiamo in gioco il talento dei bambini”

Clementoni, azienda italiana leader da oltre 50 anni nel campo del gioco educativo, è stata tra gli attori principali della prima edizione de “La città dei mestieri. Mettiamo in gioco il talento dei bambini”, la manifestazione dedicata alle famiglie che si è tenuta lo scorso 7 e 8 ottobre presso la Triennale di Milano.

Organizzata dai brand Nostrofiglio, Focus Junior e Focus Pico in partnership con l’istituzione educativa Happy Child, l’iniziativa ha rappresentato uno spazio di riflessione sul talento dei più piccoli, invitando le famiglie a scoprire le capacità dei propri figli attraverso conferenze, incontri e laboratori – tra gli altri – di scienza, robotica e coding.

Clementoni, main sponsor dell’evento, crede da sempre nell’importanza di supportare i bambini nel loro delicato processo di crescita, e lo fa da oltre 50 anni, attraverso il linguaggio per loro più naturale, il gioco. Guidata dalla sua storica mission “imparare divertendosi”, l’azienda di Recanati progetta giochi pensati per accompagnare i più piccoli nell’apprendimento: il gioco è infatti il modo più naturale per imparare e scoprire se stessi e il mondo circostante, acquisendo competenze e capacità importanti per il loro successo futuro.

Da sempre il nostro lavoro, la nostra passione e il nostro impegno sono volti a rendere felici i più piccoli, a stargli a fianco attraverso il gioco per aiutarli a scoprire le loro inclinazioni” – ha affermatoGiovanni Clementoni, CEO dell’azienda, che è intervenuto nel corso della conferenza stampa in apertura dell’evento – “Siamo stati entusiasti di prendere parte ad un evento che mette il bambino al centro di una riflessione importante e che ha alimentato la discussione su temi vitali per la società: il futuro dei nostri figli, la loro crescita e soprattutto il supporto che noi genitori possiamo dare loro per  lo sviluppo pieno e armonioso delle loro capacità.” A tale proposito, Giovanni Clementoni ha sottolineato l’impegno profuso da suo padre Mario, fondatore dell’azienda, nel creare giocattoli in grado di “lasciare ai bambini qualcosa che sarebbe stato loro utile da grandi”.
Da qui i contenuti educativi caratteristici dei giochi di Clementoni che, in particolare, hanno distinto la realizzazione dell’amato Sapientino: quest’anno si celebrano i 50 anni di questo importante brand, un compleanno speciale che l’azienda ha così deciso di iniziare a festeggiare all’interno di una manifestazione in perfetta consonanza con gli ideali che animano il suo lavoro e la sua passione, ovvero i bambini, il loro mondo e la loro crescita.

Quando si riconosce il talento dei bambini e cosa fare per alimentarlo? Questi gli interrogativi al centro dell’evento che, oltre ai dibattiti, ha visto susseguirsi una serie di laboratori dedicati ad attività per tutti i gusti e le aree di interesse: tra questi, il laboratorio “A scuola di coding”, a cura di Clementoni, nel quale i bambini in età scolare hanno potuto accostarsi in modo facile e divertente al mondo della programmazione.

Grazie, invece, al laboratorio artistico e di espressione manuale “Le mani raccontano”, i più piccoli hanno avuto modo di mettere alla prova le loro doti creative: supportati da Sapientino Art, hanno dato libero sfogo all’immaginazione e sviluppato le proprie capacità artistiche, sperimentando tante tecniche di disegno.

L’evento ha poi discusso il ruolo della famiglia nella crescita, sottolineando che i genitori spesso sono i primi interlocutori dei bambini nell’ambito del gioco e nella scoperta di capacità e inclinazioni. Proprio ai genitori è stato dedicato il talk di domenica, dal titolo “Il gioco: palestra delle emozioni e ponte tra generazioni”, tenuto da Pierpaolo Clementoni, Direttore Ricerca Avanzata e Area Test di Clementoni e dalla Prof.ssa Maria Rita Parsi Psicoterapeuta, Scrittrice, già Membro ONU | Committee on the Rights of the Child.
"Ho deciso di collaborare con Clementoni perché è una multinazionale che non si è mai dimenticata delle persone, ha commentato la Prof.ssa Parsi. “Nasce da una famiglia che ha dato continuità alla propria attività attraverso la propria stessa discendenza. Essa ha, inoltre, un'attenzione non solo alle vendite, come molte realtà al giorno d'oggi, ma alle vendite di giochi nel segmento educational, volta alla crescita dell'individuo, nel rispetto delle proprie attitudini, dei propri bisogni, desideri, fantasie  e a sostegno e sviluppo dei propri talenti, programmi, realizzazioni”. E conclude: "Il gioco è uno dei diritti fondamentali dei bambini, sancito dai due commi dell’articolo 31 della Convenzione ONU sui Diritti dell'infanzia (New York- 20 Novembre 1989). Il gioco consente e favorisce la crescita e, proprio come  sosteneva  il grandissimo Giovanni Bollea, mio grande  Maestro: «Un bambino che ha giocato, sarà un adulto disposto ad essere equilibrato, curioso, socievole e felice»”.
Visita il sito:
Fabbrica della Pace Movimento Bambino Onlus | www.fabbricapacembonlus.it




Nessun commento:

Posta un commento