Il
GIOCO
Le
fotografie di Merisio raccontano un pezzo di storia del nostro Paese,
dalla fine degli anni Cinquanta fino agli Ottanta: quarant’anni di
Italia che gioca, di bambini e ragazzi ripresi mentre giocano
all’oratorio, corrono per strada, gareggiano con le slitte –
impegnati in attività che sono allo stesso tempo sia divagazione che
esercizio alla vita. Sullo sfondo la testimonianza di un’Italia
ormai quasi scomparsa, che però è ben impressa nelle immagini di
Merisio, per il quale la fotografia è “documentare ciò che
succede in un determinato momento, senza attendere fatti
spettacolari”. Il gioco che non ha età, confini o i limiti del
razionale, che ti porta ovunque senza dover andare da nessuna parte,
regalando dimensioni fantastiche ai piccoli che crescono, e leggiadre
ai grandi che si svagano, per quasi un quarantennio ha attirato
l’obiettivo di Pepi Merisio sensibile alle sfumature del
cambiamento dell’Italia del secondo Novecento. Tante sfumature
della dimensione ludica della nostra esistenza, un tour nell’Italia
di ieri che gioca.
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